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Il cappotto termico conviene o no? Cosa succede ad una normale casa dopo l’installazione

Il cappotto termico conviene davvero? Proviamo a rispondere a una domanda che si pone la maggior parte della popolazione italiana

Cappotto termico: una delle innovazioni edilizie più richieste dagli italiani, specialmente dopo l’introduzione del bonus 110%. Questa coibentazione esterna riduce la dispersione del calore e del fresco, migliorando l’efficienza energetica. Materiali come sughero e fibra di legno si rivelano più efficaci rispetto al polistirolo, consentendo risparmi sia economici che ambientali. Un buon isolamento può offrire un aumento di 3 gradi nella temperatura interna, traducendosi in un risparmio in bolletta del 25-40%. Verificare l’efficienza dell’isolamento è semplice: il calo della temperatura notturna non dovrebbe superare 1-2 gradi.

Negli ultimi anni, il cappotto termico è diventato un argomento di grande rilevanza nel settore edilizio italiano, grazie anche all’introduzione del bonus 110%. Questo incentivo fiscale ha spinto molti proprietari a considerare l’installazione di un cappotto termico come una soluzione efficace per migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni. Ma cosa significa realmente installare un cappotto termico e quali benefici concreti possiamo aspettarci da questa scelta?

Il cappotto termico è un sistema di isolamento applicato sulle pareti esterne di un edificio, progettato per ridurre la dispersione di calore in inverno e mantenere freschi gli ambienti in estate. Questa tecnica porta a un miglioramento significativo della classe energetica dell’edificio, favorendo non solo il comfort abitativo, ma anche aumentando il valore dell’immobile stesso.

Realizzato con vari materiali isolanti, come polistirolo, lana di roccia, sughero e fibra di legno, il cappotto termico offre diverse prestazioni a seconda della scelta del materiale. I materiali naturali, come il sughero e la fibra di legno, non solo garantiscono buone prestazioni termiche, ma contribuiscono anche a un ambiente più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale dell’edificio.

Il cappotto termico conviene?

Uno dei principali vantaggi del cappotto termico è il risparmio energetico. Studi recenti indicano che un buon isolamento può ridurre il consumo energetico di un’abitazione fino al 40%, traducendosi in bollette più leggere e un minore impatto sulla rete elettrica. Inoltre, l’installazione di un cappotto termico consente di recuperare una media di 3 gradi di temperatura interna, un incremento che, sebbene possa sembrare modesto, si traduce in un notevole risparmio energetico.

Il cappotto termico fa risparmiare su luce e gas – (sardegnaoggi.it)

Per valutare l’efficacia del cappotto termico, è possibile effettuare un semplice test: dopo un giorno di riscaldamento dell’abitazione a 20 gradi, basta controllare la temperatura interna la mattina seguente. Se l’isolamento è stato eseguito correttamente, la temperatura dovrebbe scendere di soli 1 o 2 gradi, dimostrando che la casa ha mantenuto il calore in modo efficace.

Sebbene i benefici siano evidenti, è importante considerare anche i costi di installazione. L’installazione di un cappotto termico richiede un investimento iniziale significativo, ma grazie al bonus 110%, molti proprietari possono accedere a incentivi che coprono gran parte delle spese. Tuttavia, per coloro che non possono approfittare di tali agevolazioni, il costo può rappresentare un deterrente. È fondamentale calcolare non solo il risparmio sulle bollette, ma anche l’ammortamento dell’investimento nel tempo. In molti casi, si stima che i risparmi energetici possano ripagare il costo dell’installazione in un periodo che varia dai 5 ai 10 anni.

Oltre ai vantaggi economici, un cappotto termico ha un impatto positivo sull’ambiente. Riducendo il fabbisogno energetico di un’abitazione, si diminuisce la richiesta di energia elettrica e gas, contribuendo così a una riduzione delle emissioni di CO2. Utilizzare materiali naturali per l’isolamento offre ulteriori vantaggi, poiché spesso sono biodegradabili e hanno un’impronta ecologica molto più bassa rispetto ai materiali sintetici.

Claudio Rossi

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