Economia e Lavoro

Questi banali errori attivano i controlli del Fisco: allarme estivo dai commercialisti

Attenzione alla compilazione del 730 ma anche dei modelli F24 per il versamento delle imposte. Quali errori attivano i controlli del Fisco

Quando occorre elaborare la dichiarazione dei redditi, ma anche nei casi in cui vada compilato ed inviato un modello F24 per effettuare il pagamento di determinate imposte, è bene prestare molta attenzione ad ogni singola pagina e alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per evitare il rischio di incorrere in errori.

Errori e sviste che possono dar luogo agli accertamenti fiscali – (sardegnaoggi.it)

La raccomandazione arriva dagli stessi commercialisti che ricordano non solo di verificare sempre i dati contenuti ma anche di non tralasciarne alcuno, per evitare il rischio di ricevere controlli fiscali. Peraltro l’Agenzia delle Entrate ha strutturato un piano anti-evasori pensato proprio per andare ad individuare coloro che cercano di nascondere redditi al Fisco. Vediamo dunque qual è lo scenario.

Controlli del Fisco, allarme estivo dai commercialisti: gli errori e le sviste che li attivano

Ogni contribuente è tenuto a rispettare gli obblighi tributari per senso civico in primis ma anche per evitare il rischio di essere pesantemente sanzionato in caso di errori gravi. Il monitoraggio da parte del Fisco non può chiaramente mancare in quanto il rischio di un’impennata dei casi di evasione fiscale sarebbe un grosso problema per le casse dello Stato che necessitano annualmente di un adeguato gettito.

Il sistema dei controlli, pur rimanendo serrato sotto certi punti di vista è, in ogni caso, stato ammorbidito a partire dal 2024 con una semplificazione che non va a ridurre l’attività di contrasto all’evasione. In particolare si è scelto di incrementare l’attività di prevenzione degli inadempimenti tributari, piuttosto che sanzionarli successivamente, allo scopo di ottenere un maggior quantitativo di pagamenti spontanei delle imposte.

Quanti controlli effettuerà l’Agenzia delle Entrate tra il 2024 e il 2026 – Foto Ansa – (sardegnaoggi.it)

Il PIAO ovvero il Piano Integrato di Attività e Organizzazione prevede per il triennio 2024-2026 ben 320mila controlli sostanziali in merito a imposte dirette, imposta di registro, crediti d’imposta, contributi a fondo perduto, Iva e Irap. L’obiettivo è quello di cercare di recuperare non meno di 11 miliardi l’anno.

Ciò a cui occorre prestare attenzione per non subire controlli sono le incongruenze tra i dati presenti nelle banche dell’Anagrafe Tributaria e quelli dichiarati dai contribuenti. I movimenti finanziari ritenuti eccessivi, non coerenti con il profilo patrimoniale e reddituale o sospetti. E ancora le significative variazioni reddituali o patrimoniali; i ritardi o i mancati versamenti delle imposte e i rapporti finanziari e commerciali con soggetti già sotto la lente di ingrandimento del Fisco per pratiche di evasione.

Daniele Orlandi

Giornalista pubblicista dal 2012, ho collaborato con giornali cartacei e online, come social media manager e al coordinamento di redazione. Appassionato di musica, ambiente, architettura e arredamento.

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