Economia e Lavoro

Bye bye Laurea, con le soft skills non perdi più tempo con gli esami: e guadagni subito

Non hai intenzione di occupare tempo e soldi per l’università? Implementa le tue soft skills e le porte del lavoro si apriranno 

La laurea rappresenta un vero e proprio passaporto per accedere al mondo del lavoro. Dopo anni di impegno e studio, questo attestato ti darà la possibilità di fare il tuo ingresso nella professione che hai sempre desiderato, cominciando a mettere in tasca i primi reali guadagni. Parlando in termini puramente numerici, i laureati che sono riusciti a trovare un occupazione (secondo stime che vanno dal 2002 ad oggi) sono passati da un numero pari a 2.826.000, 22 anni fa, ai 5.595.000 odierni.

Ma il numero dei laureati presenti in Italia risulta ancora troppo insoddisfacente. Il nostro paese presenta una quota di laureati pari al 20% della popolazione compresa tra i 25 e i 64 anni. Il Belpaese è, non a caso, ultimo nella graduatoria dei 38 Paesi facenti parte dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e per lo Sviluppo economico).

Sarà anche per questo, forse, che settori specifici richiedono unicamente personale altamente qualificato, con un solido e approfondito percorso universitario alle spalle, come negli ambiti della medicina o dell’ingegneria, ma di riflesso, in altri ambiti lavorativi diverse imprese hanno cominciato a non considerare la laurea un riconoscimento obbligatorio da mostrare per poter prendere parte al mondo dell’occupazione.

Sempre più giovani, dunque, scelgono di bypassare un percorso nelle aule d’ateneo, prediligendo percorsi alternativi, come corsi e attività pratiche, che li aiuteranno, per l’appunto, a migliorare la propria esperienza a livello di praticità. Sia chiaro, attestati di questa caratura non valgono meno di una laurea; tutto dipende dalle competenze richieste dall’azienda, e dall’applicazione e l’apporto che il candidato può fornire.

Le soft skills

Le soft skill sono uno degli aspetti principi che vengono ricercati in un lavoratore che si affaccia al mondo del lavoro  odierno. Si tratta di abilità naturali e competenze emotive che possediamo dentro da sempre e che, se potenziate a dovere, ci aiuteranno profondamente nello svolgimento delle attività, specie nel campo della creatività e delle relazioni. Queste sono, infatti, in totale contrapposizione alle hard skills (ossia le competenze di tipo tecnico), e riguardano proprio il modo di interagire sia con i propri colleghi, sia con terzi o clienti, la capacità di assumere una posizione di leadership durante i lavori di squadra, l’abilità nel trovare soluzioni efficaci ai problemi o sviluppare nuove idee vincenti.

Queste capacità vengono sempre maggiormente richieste negli annunci presentati dalle aziende e inserirli nel proprio curriculum vitae potrà rivelarsi sempre una mossa vincente. Possedere tali skills può davvero fare la differenza, forse anche più rispetto a chi vanta più di una laurea. Lo sviluppo di queste abilità e la crescente necessità di individuare soggetti che riescano ad applicarle nel proprio mestiere, ha inevitabilmente rivoluzionato il campo lavorativo.

Colloquio di lavoro (Depositphotos foto) – www.sardegnaoggi.it

Le migliori professioni senza laurea?

Una delle principali possibilità per coloro che vogliono immergersi nel mondo del lavoro pur non possedendo una laurea, è rappresentata dal mercato digitale delle professioni, in continua modifica ma soprattutto ascesa nel corso degli ultimi anni. Si tratta di professioni per le quali sono richieste differenti competenze, specie a livello pratico, ma che saranno in grado di garantirti stimoli sempre nuovi. Percorrendo tale campo non possiamo non citare le figure legate all’e-commerce, come il Manager, responsabile delle vendite online, o il Project Manager, che gestisce i progetti delle aziende digitali.

In forte aumento sono anche i mestieri pratici, per i quali sono richieste attestabili capacità specifiche. E’ il caso dell’elettricista, per la cui abilitazione è necessario prendere parte a corsi di formazione, meglio se accompagnati da una pregressa esperienza presso una scuola professionale. Discorso analogo per quanto riguarda l’idraulico, che necessita una qualifica professionale che possa vantare almeno due anni di esperienza pratica ed attiva nel settore.

Flavio Forlini

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