Economia e Lavoro

Londra-New York in un’ora? No, non con l’aereo: la svolta del tunnel nell’Atlantico

In futuro sarà possibile muoversi tra l’Europa e l’America senza volare o navigare? L’idea del mega tunnel transatlantico potrebbe davvero permetterlo

L’ambito delle strutture e delle infrastrutture si trova senza dubbio in una fase di grande crescita ed innovazione, supportato dal periodo storico, caratterizzato da continui cambiamenti ed introduzioni costanti. Nel campo sopracitato, un ruolo fondamentale potrebbe essere svolto dall’IA, che potrebbe, secondo la Construction Management Association of America, contribuire ad un aumento dei profitti nel settore fino al 71% nel corso dei prossimi 10 anni.

L’intelligenza artificiale contribuirebbe a migliorare la gestione dei dati e i processi decisionali, sfruttando i dati storici per comprendere le migliori decisioni da assumere per arginare eventuali problematiche. A ciò si aggiungono i software, che stanno già cominciando ad assumere una posizione di rilievo per quanto concerne la gestione della manodopera e delle risorse economiche.

Parlando proprio di manodopera, un passo che sembra inevitabile nel futuro delle costruzioni e delle nuove strutture, è l’introduzione di robot e droni impiegati proprio nel processo produttivo, comportando meno fatiche e meno sforzi per i lavoratori.

Ma l’innovazione comprenderebbe a pieno anche i diversi materiali utilizzati per l’edificazione. Risulta in forte crescita l’utilizzo dei materiali sostenibili, a basso impatto ambientale, ma capaci di mantenere alti standard in termini di prestazioni termiche e acustiche. Lo stesso riguarda i materiali riciclabili a zero emissioni, come il cemento riciclato.

Il mondo delle infrastrutture guarda al futuro

In un periodo in cui il tema del trasporto di persone e merci e delle infrastrutture usufruibili è di fondamentale importanza, nonché in costanze evoluzione, sono molti i mega progetti, già in costruzione, che comporteranno una svolta epocale nel mondo della circolazione. Nel nord Europa scandinavo, ad esempio, centinaia di persone sono al lavoro per l’edificazione del Rogfast, da ormai quasi dieci anni. SI tratta di un tunnel sottomarino che al momento del suo completamento, stimato per il 2033, rappresenterà l’esemplare di galleria più lunga e profonda del mondo, posizionata a circa 392 m sotto il livello del mare. La costruzione sta avvenendo in Norvegia, dove il Rogfast sottopasserà gran parte della costa dei fiordi.

O ancora il Fehmarnbelt, il cui termine per i lavori è previsto nel 2029, che consentirà un sostanzioso risparmio di tempo nell’attraversamento del Golfo di Meclemburgo, usualmente effettuato in traghetto, ma che grazie a questo tunnel sotterraneo sarà possibile percorrere in auto, facilitando il collegamento tra Danimarca e Norvegia. L’enorme portata di tali progetti suggerisce come, nel mondo odierno, non vi sia alcun limite all’invettiva dell’uomo.

Treno attraversa una galleria (Depositphotos foto) – www.sardegnaoggi.it

Un collegamento diretto tra New York e Londra?

In tema di circolazione ed infrastrutture, è stata palesata l’idea di un innovativo tunnel, che permetterebbe di collegare due continenti distanziati da un immenso oceano. Nello specifico, stiamo parlando di un tunnel transatlantico, che attraverserebbe l’omonima massa d’acqua mediante un sistema sotterraneo, permettendo un collegamento diretto tra Londra e New York. Un tunnel lungo circa 5.000 km, che consentirebbe di raggiungere la destinazione in meno di un ora.

Si tratta di una tipologia di infrastruttura molto simile, ma decisamente più grande, al tunnel della Manica, che garantisce un collegamento sottomarino tra la Francia ed il Regno Unito, attraversando, per l’appunto, il Canale della Manica. Ma ragioniamoci su un attimo; per costruire un tunnel sicuramente utile, pratico ed innovativo per l’epoca come l’Eurotunnel, sono stati impiegati sei anni, utili a scavare un collegamento di appena 50 km. E allora pensate a quanti decenni potrebbero servire per rendere effettiva l’idea del tunnel che semplificherebbe il passato tra l’America e il Vecchio Continente. Per non parlare dei prezzi folli, quantificabili, secondo alcune stime, in circa 20.000 miliardi di dollari.

Flavio Forlini

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