La prima evidenza di coltivazione di alberi da frutto in Sardegna risale al periodo Fenicio e Punico. Gli Alberi sono stati introdotti dai Fenici e dai Punici tra il 500 e il 200 a.C.. Sono stati trovati resti vegetali di mandorle, nocciole, noci, vite, susino, anguria, olivo, zucca da vino, pinoli e bacche di ginepro in un articolo scientifico sulla rivista International Journal of Innovation Biology. Gli alberi sono stati introdotti dai Fenici e dai Punici tra il 500 e il 200 a.C. e rappresentano le prime testimonianze dirette dell’uso di queste risorse da parte di questi popoli navigatori.
Le ricerche sulla Laguna di Santa Giusta continuano per comprendere l’origine e la domesticazione delle specie frutticole anche in un’ottica di valorizzazione delle varietà locali.
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