Italia

Ocratossina killer, nessuna farina (o quasi) supera il test: come difendersi

Alcune farine possono contenere sostanze altamente nocive per il nostro corpo. Come individuarle per effettuare una scelta più consapevole?

La farina è indubbiamente uno degli ingredienti maggiormente utilizzati nella produzione degli alimenti più comuni riscontrabili sulle tavole di tutta Italia. Esistono numerose tipologie di farine, che in linea generale comportano interessanti benefici sulla salute dell’uomo, ma la prudenza e l’attenzione sono sempre fondamentali.

Per questo, ogni volta che ti appresti ad acquistare la farina dagli scaffali di un supermercato, dovresti controllare con attenzione le date di scadenza, la coltivazione o la filiera di provenienza, nonché la presenza di pesticidi o agenti chimici dannosi all’interno del grano utilizzato.

Se vuoi andare sul sicuro, dovresti affidarti alle farine con certificazioni quali DOP o IGP. Infatti si tratta, generalmente, di alimenti prodotti seguendo un rigoroso standard qualitativo, con un meticoloso controllo riguardante la possibile contaminazione da parte di sostanze vietate o, quantomeno, pericolose.

Perché la possibilità di ingerire, seppur inconsapevolmente, elementi decisamente sconsigliabili per il nostro corpo che possono portare anche a sviluppare serie problematiche in caso di consumo prolungato, esiste concretamente. Ed è quando messo in luce da un’inchiesta riguardante proprio la composizione delle farine.

Pesticidi all’interno delle farine?

In alcune farine è stata riscontrata la presenza di pesticidi, sostanze chimiche utilizzate per debellare la presenza d’insetti dal grano. La legge italiana disciplina l’utilizzo dei pesticidi, unicamente se il quantitativo non supera la soglia dei 10 mg/kg. Un limite altamente basso e restrittivo, dunque. Ma ci sarebbe di più a riguardo.

Sì, perché secondo quando emerso da una un’inchiesta condotta da Il Salvagente, la presenza di sostanze altamente nocive per la salute sarebbe stata riscontrata all’interno di alcune tipologie ben specifiche di farine. Incredibile, ancor di più se teniamo conto che secondo l’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) i pesticidi e agenti chimici simili rappresentino alcuni degli elementi in assoluto più dannosi se assunti dal corpo umano.

I potenziali danni della farina (Pixabay foto) – www.sardegnaoggi.it

Cosa è stato riscontrato?

Chi ha condotto l’inchiesta ha preso in esame quattordici distinti campioni di farine provenienti direttamente dai supermercati, al fine di comprendere la concentrazione di glifosato presente all’interno delle stesse. Gli elementi presi in considerazione erano tutti tutti riconducibili a farine di tipo 0 e 00 e da approfondimenti condotti sono venuti fuori risultati quantomeno preoccupanti. Perché, se da un lato in nessuno dei 14 campioni implicati è stato riscontrato il superamento del limite di pesticidi imposto dalla legge, considerando che addirittura 3 farine non presentavano minimamente tracce di glifosato, sono state riscontrate delle inattese sorprese.

In diversi campioni, infatti, sono state rinvenute percentuali di Ocratossina A o tossine T2 e HT2, estremamente dannose per la salute umana. I quantitativi rientravano nei limiti di legge, ma questo deve farci riflettere profondamente sugli alimenti che portiamo sulle nostre tavole, portandoci a preferire, se possibile, prodotti biologici, magari derivanti da coltivazioni a km 0. In questo modo garantiremmo meno rischi alla nostra salute e maggiori benefici, in termini di sostenibilità, per l’intero ambiente.

Flavio Forlini

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