Spettacolo e Cultura

Lunghi viaggi in aereo, spopola il “rawdogging”: di che si tratta e come funziona

Tempo di viaggi in estate e corsa anche ai lunghi tragitti in aereo: diventa virale il fenomeno del rawdogging. Ecco di cosa si tratta.

Basta veramente poco per scoprire una tendenza virale e destinata a raggiungere tantissime persone sui social network. Adesso l’attenzione di molti viaggiatori è rivolta anche verso i voli a lunga percorrenza, specialmente quelli che mettono a dura prova la pazienza e l’attesa per giungere nella destinazione tanto desiderata. Ora, invece, arriva un modo a dir poco bizzarro di vivere questo tipo di voli.

Rawdogging, che cos’è e perché spopola – Sardegnaoggi.it

Il fenomeno si chiama rawdogging ed è la nuova tendenza di viaggio e vuole mostrare come affrontare un periodo piuttosto lungo fra la partenza e l’arrivo a destinazione. Una tendenza sempre più in voga fra tantissime persone che hanno deciso di immortalare l’evento, con tanto di spiegazione annessa. Non resta che scoprire tutte le novità e come si sviluppi la novità del rawdogging. Ecco che cosa bisogna sapere.

Che cosa è rawdogging e come funziona

Generalmente durante i viaggi c’è chi ascolta musica, legge un libro, vede un film/serie tv oppure gioca a carte. Sono tante le modalità di intrattenimento per distrarsi e fare qualcosa in attesa dell’arrivo nella località tanto attesa e desiderata. Con il rawdogging, però, tutto cambia. Si tratta di non fruire di alcun intrattenimento, l’unico svago è la mappa di volo che è presente sugli schermi dello schienale del sedile, in alternativa si fissa il vuoto.

Rawdogging, come funziona – Sardegnaoggi.it

La tendenza in voga su TikTok ha ricevuto grandi consensi, ora invece è esplosa praticamente anche sulle altre piattaforme. Ed è da maggio 2024 che, infatti, il trend è diventato virale con la scelta di un 26enne inglese che ha mostrato come rinunciare a tutto (fissando soltanto la mappa del volo). Sette ore ad osservare lo schermo senza concedersi altre distrazioni di alcun genere.

Ma se inizialmente l’idea era quella di “disintossicarsi” dalla tecnologia, seppur per poche ore, ora invece la sfida è diventata addirittura un pericolo per la salute. Al di là dello sforzo mentale, la corsa al like ha preso il sopravvento (cosa non rara di questi tempi ndr). Per alcuni la questione è andata ben oltre: hanno rinunciato al cibo e a bere per l’intera durata del viaggio. Alcuni sono andati oltre e non sono nemmeno andati in bagno per le esigenze primarie. L’eccesso è diventato virale, cosa ormai consueta e quasi abitudinaria.

Alessandro Artuso

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