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“L’albero dell’anno 2024” è sardo : il tasso de Matàri è il “gigante verde” più bello d’Italia

Con un afflusso di oltre 27mila voti, S’Eni de Matari, il famoso tasso situato nel Supramonte di Urzulei, è stato nominato Albero dell’Anno 2024 per l’Italia.

S’Eni de Matari, il famoso tasso situato nel Supramonte di Urzulei è “l’albero dell’anno” (www.sardegnaoggi.it

La proclamazione è stata effettuata dalla Giant Trees Foundation in un emozionante evento tenutosi in Friuli Venezia Giulia. Questo straordinario tasso avrà la possibilità di competere nella primavera del 2025 per il titolo di Albero dell’Anno europeo. La competizione del precedente anno ha visto la Polonia trionfare, mentre la Sardegna ha conquistato un ottimo terzo posto grazie al millenario olivastro di Luras, noto come S’Ozastru de Santu Baltolu, soprannominato il Patriarca.

S’Eni de Matari non è solo una pianta, ma rappresenta un simbolo di resilienza e bellezza naturale. La sua vittoria nel prestigioso concorso ha superato tre avversari di grande valore: il singolare “Italian Dragon”, un’araucaria di Nervi, che ha guadagnato il quarto posto, e un abete di Douglas, il più alto albero del nostro Paese, che si è posizionato al terzo. Non dimentichiamo nemmeno il pino loricato “Italus”, considerato l’albero più antico d’Europa, che ha ottenuto un meritatissimo secondo posto. Queste piante, tanto diverse fra loro, testimoniano la straordinaria biodiversità degli alberi italiani, rendendo ogni vittoria una celebrazione di natura e cultura.

Il tasso di Matari, in particolare, si distingue per le sue misure imponenti e il suo intrinseco valore botanico. Le sue dimensioni notevoli non sono il solo aspetto a renderlo speciale. La posizione geografica del tasso, incastonato nel cuore del Supramonte, ha aggiunto un valore storico e culturale che affascina e coinvolge chiunque visiti la zona. Il Supramonte è conosciuto per i suoi paesaggi selvaggi e i suoi scorci mozzafiato, un ambiente che avvolge l’albero di Matari in una sorta di aura magica e suggestiva.

Il contesto ecologico e culturale di Urzulei

Panorama su Urzulei, il comune sardo multipremiato. (www.sardegnaoggi.it)

Il comune di Urzulei, con il suo sindaco Ennio Arba, sottolinea l’importanza anche del territorio circostante, che accompagna l’albero. L’area viene descritta come una vasta distesa calcarea composta da pianori, gole e voragini. Qui, la storia e la cultura dei suoi abitanti si intrecciano con la bellezza della natura. S’Eni de Matari è solo un tassello della biodiversità che caratterizza questa Green Zone, dove la longevità non appartiene solo alle piante. Infatti, Ogliastra e Urzulei rientrano tra le cosiddette Blue Zone, aree eccezionali sul pianeta dove gli abitanti vivono più a lungo e più sani, un fenomeno che affascina studiosi e turisti di tutto il mondo.

La presenza del tasso di Matari diventa, quindi, un potente simbolo di questa ricchezza ecologica e culturale, attrarre visitatori e studiosi da lontano. Non è solo il suo nome a creare curiosità, ma anche le leggende e le storie che circondano la pianta, tramandate di generazione in generazione. Tre delle Blue Zone della Terra dimostrano come la cultura, il clima e il terreno influiscano sulla salute e sulla longevità, ed il tasso di Matari è uno degli elementi che ne evidenziano la straordinarietà.

Riconoscimenti e gratitudine alla comunità

Non si può sminuire il valore del supporto che ha permesso a S’Eni de Matari di raggiungere questo prestigioso riconoscimento. La Giant Trees Foundation ha fatto un lavoro meritevole nella promozione e nella tutela di questi giganti verdi e, perciò, l’amministrazione di Urzulei ha voluto esprimere un ringraziamento speciale. Inoltre, l’amore e la passione del pubblico, di chi abitualmente sostiene questi luoghi, hanno contribuito significativamente a questa vittoria.

I numerosi sostenitori e appassionati del tasso di Matari, della sua montagna e dei suoi meravigliosi alberi, hanno dimostrato quanto sia forte il legame tra la comunità e il loro patrimonio naturale. Questo gesto di riconoscimento non è solo un traguardo, ma una nuova motivazione per proseguire nella tutela della biodiversità locale. Ogni voto ricevuto non rappresenta solo un numero, ma una dedica alla bellezza e all’importanza degli alberi che ci circondano e alle storie che continuano a risuonare in ogni angolo del Supramonte.

Rosanna Mancini

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