Nonostante i rincari sempre più preoccupanti arriva finalmente il rimborso per benzina e diesel. Ecco quali sono le cifre.
Negli ultimi anni i prezzi del carburante per auto e moto hanno subito un incredibile e insostenibile aumento. Questo ha prodotto inevitabili ripercussioni sia per i cittadini che per i lavoratori che hanno l’abitudine di spostarsi in auto.
La condizione è diventata insostenibile al punto da richiedere bonus e interventi da parte del Governo per contribuire economicamente al sostegno delle famiglie che non possono fare a meno di utilizzare la vettura per tutte le faccende del quotidiano.
Per alcuni il problema è sicuramente più incidente dal punto di vista economico. Tutto dipende dall’uso che viene fatto dalla vettura e anche dalle motivazioni che rendono necessario l’utilizzo della stessa nella vita di tutti i giorni. Un esempio valido è quello di chi impiega l’auto per scopi lavoraviti e quindi di fatto non può fare diversamente.
Non tutti sanno che, facendo riferimento alle tabelle Aci 2024 dell’Automobile Club d’Italia, i lavoratori possono verificare a quanto ammonta il proprio rimborso chilometrico. Questo calcolo si basa su molteplici variabili, come ad esempio la tipologia di veicolo utilizzato, i costi di esercizio del mezzo e i chilometri percorsi.
Si tratta di informazioni riportate all’interno delle tabelle ACI, uno strumento che aiuta a determinare il costo medio chilometrico di esercizio dei veicoli. Ma per accedere al rimborso di benzina e diesel i lavoratori richiedenti devono presentare alcune documentazioni e informazioni fondamentali.
Tra queste la documentazione dettagliata che dimostri i chilometri percorsi per motivi di lavoro. Inoltre, è necessario presentare la tipologia di veicolo. Questa informazione è facilmente consultabile sul proprio libretto dell’auto, comparandola poi con le tabelle Aci.
Qui è infatti possibile visionare la classificazione dei veicoli in categorie, dove viene inoltre specificato lo specifico rimborso. Infine, è necessario effettuare il calcolo del rimborso moltiplicando i chilometri percorsi per il costo chilometrico previsto per la categoria di appartenenza del veicolo.
È possibile calcolare il rimborso facendo riferimento alla tabella ACI dell’anno in corso. Facendo un esempio per un lavoratore che utilizza un’auto di categoria A per 10.000 km all’anno, è possibile calcolare un costo medio chilometrico di esercizio di 0,50€ al chilometro. In questo caso il rimborso verrà calcolato secondo la seguente operazione: 10.000km x 0,50€/km=5.000€.
Tuttavia, è bene far presente che ogni situazione presenta differenti variabili ai fini del calcolo finale. Facendo un ulteriore esempio, per una Dacia Duster 1.6 115C il costo chilometrico stimato sarebbe di 0,4462€/km. In questo caso il rimborso sarebbe di 2.007,95€ come fringe benefit annuale. Una Jeep Compass 1.4 140 Cv farebbe invece registrare un costo chilometrico di 0,5265€ e un rimborso in fringe benefit annuale di 2.369,30€.
Marco Marra, attivo da anni nel settore della sicurezza informatica, ha parlato di questa minaccia…
Questa attività rappresenta un’opzione eccellente per gli over 65, un vero e proprio antidoto per…
La battaglia per la scorta del Principe Harry rappresenta solo un capitolo di una narrazione…
Il cappotto termico conviene davvero? Proviamo a rispondere a una domanda che si pone la…
La sofferenza di Jessica Morlacchi raccontata a tutti: ecco quale grande difficoltà ha dovuto affrontare…
La più bella spiaggia si trova in Sardegna: è Cala Goloritzè ed offre panorami mozzafiato…