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Sardegna, la magia delle Domus de Janas: cosa sono e dove si trovano le “case delle fate”

La Sardegna non è solo spiagge dorate e mare cristallino. Avete mai sentito parlare delle Domus de Janas? Sono luoghi magici.

La Sardegna è una delle mete più gettonate per le vacanze estive. Una terra meravigliosa e ricca di storia che spesso viene associata solo al mare cristallino e alle spiagge paradisiache. Se, però, non siete solo alla ricerca della movida estiva, ecco a voi un consiglio: non potete perdervi la magia delle Domus de Janas.

Cosa sono le Domus de Janas in Sardegna (sardegnaoggi.it)

La Sardegna è senza dubbio mare e divertimento. Così come è senza dubbio potersi rilassare al sole sulle sue splendide spiagge. E che dire del divertimento sfrenato nei locali della Costa Smeralda? Tutto vero. Ed è proprio per questo che, soprattutto nell’estate che abbiamo appena abbracciato, la Sardegna diventa un luogo privilegiato per i turisti italiani e di tutto il mondo.

Sardegna: alla scoperta delle Domus de Janas

Ma voler “ghettizzare” solo in questo una regione così vasta, così ricca di storia, così carica anche di contraddizioni come la Sardegna è sicuramente riduttivo e superficiale. Per chi è alla ricerca del fascino della natura e per chi vuole addentrarsi nei meandri della storia, la Sardegna, dunque, è una destinazione ideale, tanto quanto lo è per i modaioli di tutto il mondo.

Le case delle fate in Sardegna (sardegnaoggi.it)

Le Domus de Janas sono uno dei più affascinanti misteri archeologici della Sardegna, testimonianza di antiche pratiche funerarie che risalgono a oltre 5000 anni fa. Queste particolari strutture, il cui nome significa “Case delle Fate” in lingua sarda, sono disseminate in numerosi siti dell’isola, scavate nella roccia calcarea che caratterizza gran parte del territorio.

Caratterizzate da una struttura che ricorda le abitazioni umane, tipicamente presentano una camera principale a forma di capanna o di corridoio, spesso circondata da nicchie laterali scavate nella roccia stessa, utilizzate probabilmente per ospitare i defunti o per scopi rituali. Alcuni siti possono includere anche corridoi di accesso, che conducono alla camera funeraria principale.

Le dimensioni delle Domus de Janas variano notevolmente. Alcune sono piccole e semplici, mentre altre sono più complesse e ornate, indicando una differenziazione sociale tra le comunità che le utilizzavano. Le decorazioni e le incisioni trovate in molti siti suggeriscono una profonda componente simbolica e rituale, indicativa di credenze religiose e di culto che caratterizzavano le comunità preistoriche sarde.

Le Domus de Janas sono state spesso associate a pratiche di culto legate alla fertilità, alla natura e al ciclo della vita e della morte, testimonianza di una profonda connessione spirituale con l’ambiente circostante. Le Domus de Janas sono diffuse in tutta la Sardegna, ma sono particolarmente concentrate nelle regioni centrali dell’isola, come il Campidano e la Barbagia.

L’importanza culturale delle Domus de Janas è riconosciuta a livello internazionale, tanto che alcuni siti sono stati inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Sono circa 2.400 le Domus de Janas fin qui scoperte. Oggi, molte di esse sono accessibili al pubblico, sebbene molte siano protette e monitorate per preservarne l’integrità e prevenire atti vandalici.

Musei e centri visitatori in Sardegna offrono spesso tour guidati per permettere ai visitatori di esplorare questi affascinanti siti. La maggior parte sono aperte al pubblico tutti i giorni dalle 9:00 fino al tramonto, alcune aprono solo il week-end, altre hanno libero accesso. Alcune sono gratuite, ma anche quando l’ingresso è a pagamento il costo non supera mai i 6 euro. 

Claudio Rossi

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