Economia e Lavoro

Multe e tasse non pagate: da settembre cambia tutto, come adeguarsi al decreto

Da settembre ci saranno cambiamenti importanti per chi non ha pagato multe e tasse. Ecco le novità e come adeguarsi.

A partire dal mese di settembre ci saranno grandi cambiamenti per quanto riguarda le multe per le tasse non pagate. Con l’approvazione del nuovo decreto, infatti, si potrà andare incontro a sanzioni meno gravose, che variano da situazione a situazione e che, pertanto, è molto meglio conoscere al fine di sapersi muovere nel modo corretto.

Cosa cambia per chi non ha pagato le tasse (Sardegnaoggi.it)

A cambiare, infatti, non saranno solo le modalità, ma gli importi stessi delle sanzioni che saranno sgravati di parte del loro peso al fine di andare incontro ha a chi ha avuto problemi effettivi nel pagare le tasse. Ci sarà quindi una vera e propria revisione delle multe per tasse non pagate, che però non sarà per tutti.

I cambiamenti sulle multe per tasse non pagate: tutti gli sconti sulle sanzioni caso per caso

Con il nuovo decreto che sarà attivo da settembre, ma che è stato ufficialmente approvato, chi non ha pagato le tasse per effettivi problemi economici sarà aiutato. Sono infatti in atto diversi cambiamenti che si possono riassumere in una diminuzione delle multe. Per fare un esempio pratico, chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi o del sostituto d’imposta, non avrà più un carico del 240%, ma del 120%.

Chi non ha pagato le tasse, da settembre potrà usufruire di sconti sulle sanzioni – (Sardegnaoggi.it)

Ci saranno poi altri cambiamenti che vanno dalla dichiarazione infedele che passerà da una sanzione del 70% al posto al posto del 90%, all’omessa registrazione degli atti per la quale le sanzioni oscilleranno tra il 45% e il 120%. In caso di atti non presentati o negati si andrà verso sanzioni dai 250 ai 2mila euro e per le omissioni nelle successioni o disallineamenti ci saranno multe tra i 250 e i 1.000 euro. Inoltre chi non pagherà l’imposta di bollo avrà una somma maggiorata dell’80%.

Si prosegue con l’omessa o tardiva trasmissione da parte dei commercianti che avrà una sanzione massima di 30mila euro, invece che di 50mila. Mentre per le Partite Iva, il tetto per le sanzioni è stato fissato al 60% di quanto dovuto e senza andare in penale qualora alla base dei mancati pagamenti ci siano crisi di liquidità.

Per concludere ricordiamo che sarà possibile pagare le tasse riviste a prescindere dalla posizione, purché si dimostri di aver evaso i pagamenti per indisponibilità economica e non per volontà di evadere le tasse. Infine, chi vorrà sfruttare questi sgravi per regolarizzare la propria posizione con delle rateizzazioni, non andrà incontro alla confisca dei beni che sarà predisposta solo in caso di evasione davvero grave.

Danila Franzone

Mi chiamo Danila e lavoro come web content editor e ghost writer da più di 10 anni. Scrivo per testate giornalistiche e siti web e ne gestisco alcuni che si occupano di alimentazione e di benessere fisico e spirituale. Tra le altre cose ho un sito di cucina che porto avanti con uno chef e un orso e scrivo storie con le quali far volare la fantasia. Non vado in giro senza un supporto sul quale annotare pensieri, idee e nuove storie e bevo litri di caffè.

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