Invasione delle tracine nei mari italiani e punture: come risolvere con un rimedio naturale per alleviare il fastidioso dolore.
Anche nei mari che bagnano il nostro Paese è presente la tracina, un pesce appartenente alla famiglia delle trachinidae. Ha la forma allungata, degli aculei dietro la testa e una pinna di colore nero. Questo tipo di pesce giunge fin quasi a riva e spesso si mimetizza nella sabbia.
Il contatto con l’uomo può provocare la fastidiosa puntura, detta anche “morso della tracina”, che determina un dolore intenso e prolungato, certamente è un’esperienza in cui sarebbe meglio evitare di imbattersi. Ultimamente sembra che siano state avvistate numerose tracine e ci sia una vera e propria invasione nei mari italiani. Per questo è importante sapere come intervenire nel caso della puntura di questo pesce, il quale punge come sistema difensivo.
Chiamato anche pesce ragno, la tracina “morde” e quel contatto che è come una puntura provoca un dolore forte che può durare anche per 24 ore. Di solito le parti del corpo ad essere più esposte e colpite sono i piedi e le mani. In questi casi il dolore si diffonde a tutto l’arto colpito e si irradia. C’è da dire che il morso della tracina non è letale, quindi non eccessivamente pericoloso per gli esseri umani, è solo fastidioso, ma può essere curato anche con rimedi naturali.
Inizialmente si avverte un pizzicore, poi segue un bruciore intenso e un forte dolore e questo varia in base al numero degli aculei della tracina che hanno colpito. Può verificarsi una sensazione di pulsazione nella zona ferita e la perdita temporanea della sensibilità e uno stato locale di gonfiore ben visibile.
Più raramente, ma è comunque possibile, può esserci come conseguenza anche nausea, vomito o febbre. Nelle condizioni più serie i sintomi possono amplificarsi e determinate una reazione allergica che produce una sudorazione eccessiva, aumento della frequenza cardiaca e difficoltà respiratorie.
Se si verificano questi effetti è bene recarsi immediatamente al pronto soccorso o chiamare il 118. La causa di queste reazioni è la dracotossina che la tracina sprigiona. Un accorgimento utile per prevenire un attacco di questo pesce è indossare scarpette da mare con la suola in gomma dura per entrare in acqua o stare sugli scogli, soprattutto in quelle aree in cui è noto che ce ne siano molte.
Uno dei rimedi più efficaci da applicare subito è immergere la zona colpita in acqua molto calda e lasciarla in ammollo: serve ad attenuare la sensazione di dolore. Bisogna assolutamente evitare di versare sulla ferita sostanze come ammoniaca, urina, alcool e aceto. Non va bene neanche il ghiaccio, ma appunto il suo contrario, l’acqua ad una temperatura di circa 40°.
Dopo questo primo intervento è bene andare dal medico o in farmacia dove verranno somministrati antistaminici e/o antibiotici o pomate cortisoniche in base alla gravità dei sintomi che si presentano e alle condizioni generali della persona, che ovviamente devono essere valutate caso per caso.
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