Bonus patente 2025, chi può richiederlo? Fino a 2.500euro per chi ha questi requisiti

sostegno finanziario significativo per il conseguimento della patente di guida,

Bonus patente (www.sardedgnaoggi.it)

Roberto Arciola

30 Novembre 2024

Nel panorama delle opportunità di lavoro per i giovani italiani, il bonus patente 2025 rappresenta un’importante iniziativa volta a supportare i cittadini tra i 18 e i 35 anni.

Questa misura, che entrerà in vigore dal 2025, offre un sostegno finanziario significativo per il conseguimento della patente di guida, contribuendo così a rispondere a una crescente domanda di autisti qualificati in Italia.

Il bonus patente è specificamente rivolto ai cittadini italiani, ma dal 2025 questa agevolazione sarà estesa anche ai cittadini stranieri residenti in Italia. Questo cambiamento è stato introdotto in seguito a una sentenza del Tribunale di Torino, che ha stabilito che limitare l’accesso al bonus solo ai cittadini italiani e europei rappresentava una forma di discriminazione.

sostegno finanziario significativo per il conseguimento della patente di guida,
Bonus patente (www.sardedgnaoggi.it)

I richiedenti stranieri dovranno presentare una richiesta di accesso, dimostrando di possedere un regolare permesso di soggiorno. La misura è particolarmente mirata ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con l’obiettivo di incentivare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, in un momento in cui la disoccupazione giovanile in Italia è preoccupantemente alta, arrivando al 21,2%. Tuttavia, è importante notare che anche coloro che hanno compiuto i 36 anni potranno accedere al bonus, purché la domanda venga presentata prima di compiere quell’età.

Dettagli dell’agevolazione

Il bonus copre fino all’80% delle spese sostenute per il conseguimento della patente, con un massimo di 2.500 euro. Questa somma rappresenta un aiuto considerevole per i giovani che desiderano ottenere patenti di categoria C, C1, CE, C1E, D, D1, DE e D1E, oltre alla carta di qualificazione del conducente (CQC). E’ importante sottolineare che il bonus non è valido per le patenti A e B, che sono destinate alla guida di motocicli e autovetture, categorie per le quali sono previsti altri tipi di incentivi, in particolare per i veicoli elettrici.

I cittadini interessati a richiedere il bonus dovranno registrarsi sul sito del Ministero dei Trasporti e seguire una procedura guidata per presentare la domanda. La richiesta deve essere accompagnata dalla data di una fattura che attesti il pagamento per il conseguimento della patente o della CQC. Una volta ottenuto il voucher, sarà necessario farlo validare presso un’autoscuola accreditata.

La procedura per richiedere il bonus patente è piuttosto semplice. I richiedenti dovranno prima registrarsi sulla piattaforma “Buono Patenti” del Ministero dei Trasporti, utilizzando le credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Dopo aver completato la registrazione, si dovrà compilare un modulo in cui si dichiara di soddisfare i requisiti necessari. Una volta validata la domanda, il richiedente riceverà un voucher che potrà essere utilizzato presso le autoscuole accreditate.

I cittadini interessati a richiedere il bonus dovranno registrarsi sul sito del Ministero dei Trasporti
Requisiti e come richiederlo (www.sardedgnaoggi.it)

È fondamentale che i giovani che richiedono il bonus rispettino le tempistiche: il voucher sarà valido per 60 giorni dalla sua emissione e dovrà essere utilizzato presso le autoscuole accreditate entro 18 mesi dall’iscrizione ai corsi. Inoltre, il bonus è concesso una sola volta per persona, e in caso di inutilizzo all’interno dei termini stabiliti, non si potrà richiederlo nuovamente.

Le autoscuole che intendono partecipare a questo programma devono accreditarsi sulla piattaforma del Ministero dei Trasporti. Questo processo di accreditamento richiede la presentazione della partita IVA, del codice ATECO e altre informazioni relative ai servizi offerti. È importante che le autoscuole dichiarino che i buoni saranno utilizzati esclusivamente per le finalità previste dal decreto, altrimenti rischiano di essere escluse dall’elenco e sanzionate.

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