Non solo Isee: i requisiti fondamentali per ottenere la Carta Dedicata a te 2025

Novità in arrivo per molte famiglie italiane, la Carta Dedicata a Te cambia nuovamente, serviranno più requisiti.

Negli ultimi anni è diventata uno degli strumenti più attesi dalle famiglie in difficoltà, un aiuto concreto pensato per alleggerire il peso della spesa quotidiana. La Carta Dedicata a Te, lanciata inizialmente come misura emergenziale, si è via, via trasformata in un appuntamento fisso con i sostegni economici statali.

Dalla sua introduzione ad oggi ha cambiato nome, importo, criteri di selezione e modalità di erogazione, adattandosi alle nuove esigenze sociali. Ma ora, a metà del 2025, si prepara a cambiare ancora una volta, con nuove regole, nuovi requisiti e una nuova fase.

La nuova Carta Dedicata a Te

C’è chi prova a capire se rientra nei parametri, chi si prepara per non perdere l’occasione e chi studia ogni dettaglio per anticipare la partenza. Anche senza istruzioni ufficiali, alcuni criteri sembrano già chiari, a partire da quello più importante, il reddito, che però non è l’unico fattore a contare.

Non solo Isee
Sono diversi i requisiti per accedere al bonus – sardegnaoggi.it

L’ISEE resta la chiave d’accesso alla misura, così come lo è stato negli scorsi anni, senza questo parametro, l’INPS non può nemmeno stilare le graduatorie. Per accedere alla Carta dedicata a te 2025, il primo requisito aggiornato è quindi un ISEE che non risulti superiore ai 15.000 euro.

La conferma del bonus da 500 euro è arrivata con l’ultima Legge di Bilancio, ma senza il decreto attuativo, la macchina organizzativa resta ferma. L’INPS dovrà individuare i beneficiari, i Comuni dovranno validare le liste e Poste Italiane dovrà attivare le prepagate, ma solo dopo il via libera.

Il percorso parte con la DSU, cioè la Dichiarazione Sostitutiva Unica: chi non l’ha ancora presentata deve farlo subito, inserendo tutti i dati necessari. Ma anche a parità di condizioni tra i richiedenti anagrafiche, patrimoniali e reddituali che siano, sarà comunque il valore dell’ISEE quello che farà la differenza.

Tuttavia, avere un ISEE basso non garantisce in automatico l’assegnazione della social card, l’INPS seleziona i beneficiari anche in base a una scala di priorità. Lo scorso anno, ad esempio, sono stati favoriti i nuclei con figli nati entro il 31 dicembre 2010, seguiti da quelli nati entro il 2006.

Ma, poiché la distribuzione delle carte dipende anche dal numero disponibile per ciascun Comune, può capitare che una venga inclusa e l’altra no. Ci sono, infatti, delle esclusioni importanti, ad esempio, i nuclei familiari che beneficiano già di altri sostegni economici simili non possono ricevere la carta.

Parliamo, ad esempio, dell’assegno di inclusione, della carta acquisti o di qualunque altra misura nazionale o locale di contrasto alla povertà riconosciuta ai nuclei familiari. Stesso discorso per chi percepisce ammortizzatori sociali come NASPI, DIS-COLL, CIG o i fondi di integrazione salariale, almeno secondo le regole degli anni precedenti.