Secondo l’INPS, oltre 310mila italiani ricevono la pensione all’estero: crescono le mete emergenti come Tunisia e Albania
Il fenomeno dei pensionati italiani all’estero continua a rivelarsi un elemento di grande interesse sociale ed economico, come confermano i dati aggiornati dell’INPS. Negli ultimi anni, malgrado alcune flessioni legate a fattori economici e fiscali, la tendenza a trasferirsi fuori dai confini nazionali per trascorrere la pensione in Paesi con condizioni di vita più vantaggiose rimane solida, con nuove destinazioni emergenti e motivazioni che vanno oltre il semplice risparmio economico.

Secondo i dati INPS, nel 2023 oltre 310mila pensionati italiani hanno ricevuto la propria pensione all’estero, distribuiti in circa 160 Paesi, per un ammontare complessivo di circa 1,6 miliardi di euro. Tuttavia, si registra un calo del 24% rispetto al 2019 nel numero di pensionati che si trasferiscono all’estero. Questo decremento è dovuto in parte all’eliminazione di agevolazioni fiscali in alcune destinazioni tradizionali, come il Portogallo, e a motivazioni socio-familiari, considerando che molti pensionati preferiscono rimanere vicino ai propri cari o tornare nel Paese d’origine.
L’INPS evidenzia che, seppur diminuiscano le nuove partenze verso mete storiche come Spagna, Portogallo, Germania e Francia, si osserva una crescita significativa di pensionati che scelgono Paesi come Tunisia (+46% tra il 2019 e il 2023) e Albania (passata da 10 a 100 nuovi arrivi nello stesso periodo). Questi Paesi emergenti attraggono per costi della vita più contenuti e buone condizioni climatiche.
Le motivazioni e le destinazioni preferite
Spagna, Portogallo, Svizzera, Francia e Germania restano le destinazioni più ambite dai pensionati italiani, grazie a un mix di clima mite, sistema sanitario efficiente e presenza di comunità italiane ben integrate. La Spagna, in particolare, si distingue per il clima mediterraneo, la qualità della vita e la vicinanza culturale. Anche se il Portogallo ha perso alcune agevolazioni fiscali, rimane apprezzato per il costo della vita più basso rispetto alla media europea.

Le nuove mete, come Tunisia e Albania, si stanno affermando per la possibilità di mantenere uno stile di vita dignitoso con pensioni modeste, grazie a un costo della vita molto più basso e a una burocrazia più snella. La Tunisia offre un clima caldo e un’accoglienza riconosciuta, rappresentando una soluzione interessante per chi cerca un ambiente rilassato e accessibile. Il fenomeno è inoltre influenzato dal desiderio di molti anziani di vivere in ambienti più stimolanti e rilassanti, spesso con condizioni climatiche favorevoli che consentono di mantenere un buon livello di attività fisica e benessere psicologico.
L’INPS ha implementato diverse innovazioni per supportare i pensionati residenti all’estero. Dal 2012, la gestione dei pagamenti delle pensioni è affidata al gruppo Citi, che garantisce un servizio efficiente in circa 160 Paesi. Nel 2025, ad esempio, la campagna di controllo dell’esistenza in vita per i pensionati nelle Americhe, Asia, Europa orientale e Scandinavia si è svolta tra marzo e luglio.
Per facilitare il ritiro delle pensioni, sono state introdotte opzioni come il pagamento tramite Western Union, con un sistema di codice MTCN disponibile 24 ore su 24 senza tempi di attesa. Inoltre, per semplificare la certificazione dell’esistenza in vita, è ora possibile effettuare il controllo tramite videochiamata presso gli uffici consolari, evitando così spostamenti fisici.